730/2025: la detrazione per il trasferimento per lavoro

La detrazione dedicata ai lavoratori dipendenti riguarda chi si trasferisce in un’altra località per motivi di lavoro

In questi casi può capitare di dover prendere in affitto una nuova casa in altro comune e il legislatore ha previsto un’apposita agevolazione, che consiste in una detrazione forfetaria specificamente dedicata ai lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi e che siano titolari di un contratto di locazione per un immobile adibito ad abitazione principale. 

Il beneficio si applica per i primi tre anni dalla data di variazione della residenza e spetta anche ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza in conseguenza di un nuovo contratto.

730/2025: la detrazione per il trasferimento per lavoro

Ai fini della detrazione per i lavoratori che si trasferiscono per motivi di lavoro, utilizzando il Modello 730, l’agevolazione va indicata al rigo E72.

Attenzione al fatto che la detrazione forfetaria va rapportata al numero di giorni nei quali l’immobile è stato adibito ad abitazione principale ed è pari a:

  •  991,60 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro,
  •  495,80 euro se il reddito complessivo supera 15.493,71 euro, ma non 30.987,41 euro.

Si evidenzia che nel calcolo del reddito complessivo rientrano anche:

  • i redditi assoggettati a cedolare secca
  • i redditi assoggettati all’imposta sostitutiva del forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni
  • la quota di agevolazione Ace
  • le mance dei lavoratori dipendenti impiegati in strutture ricettive, bar e ristoranti, sottoposte alla specifica imposta sostitutiva
  • e, dai clienti ai lavoratori del settore privato, impiegati nelle strutture

Ricordiamo che per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale, quando le disposizioni per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, fanno riferimento al possesso di requisiti reddituali, si tiene comunque conto del reddito effettivo e non di quello concordato.

Detrazione per il trasferimento per lavoro: condizioni per averla nel 730

La detrazione per lavoratori che trasferiscono la residenza in un altro comune spetta a condizioni che:

  • il contribuente che si è trasferito deve essere titolare di un contratto di lavoro dipendente,
  • deve essere titolare di un contratto di locazione di un immobile adibito ad abitazione principale.

Relativamente al primo requisito, il beneficio si applica anche a favore dei lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza in conseguenza di un nuovo contratto. 

Sono invece esclusi i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.

La detrazione spetta anche nel caso di trasferimento della residenza all’estero e nell’anno del trasferimento il contribuente avrà diritto alla detrazione in relazione all’annualità in cui è fiscalmente residente in Italia.

Per le annualità successive potenzialmente agevolabili, se non risulta più fiscalmente residente in Italia, il contribuente non può beneficiare della detrazione, dal momento che le detrazioni per canoni di locazione dell’articolo 16 del Tuir non rientrano tra le detrazioni che possono diminuire l'imposta lorda dovuta dai soggetti non residenti.

Per quanto riguarda il secondo requisito,occore evidenziare che il contratto di locazione può essere di qualunque tipo, purché adibito a un’unità immobiliare da considerare abitazione principale.

Infine, per il trasferimento della residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi, essa deve avvenire nei tre anni precedenti a quello in cui si richiede la detrazione e:

  • il nuovo comune di residenza deve distare dal vecchio almeno 100 chilometri 
  • e, comunque, deve essere situato in una diversa regione.

I due elementi  devono essere rispettati contestualmente.