Rottamazione quinquies: nella prossima legge di bilancio

Dall'annuncio della rottamazione quinquies nel decreto milleproroghe, risalente al mese di febbraio, si torna a parlare della quinta edizione della misura agevolativa per le cartelle.

Dopo vari slittamenti, e cambi di rotta, dalle anticipazioni risulterebbe della sua introduzione nella Legge di Bilancio 2026.

Vediamo maggiori dettagli

Rottamazione quinquies: nella prossima legge di bilancio

La rottamazione quinquies sarà approvata per il 2026 nella legge di bilancio.

A confermarlo è stato il Presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, che durante le votazioni del ddl di proroga della riforma fiscale è tornato sul tema specificando che “Proprio oggi in commissione Finanze abbiamo chiuso la discussione generale e fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al rientro; quindi al rientro a settembre possiamo chiudere il testo, di modo che sia pronto per essere inserito in legge di Bilancio”

Altro punto annunciato è quello del taglio dell'Iperf per il ceto medio.

Secondo il Viceministro all’Economia Maurizio Leo, le due misure non sono, peraltro, incompatibili, pur se dovranno confrontarsi con le risorse a disposizione, scoglio da superare per una prossima realizzazione.

Per quel che riguarda la rottamazione alla quinta edizione è certo che i contribuenti non meritevoli non avranno accesso alla nuova agevolazione delle cartelle.

Il nuovo disegno di legge in discussione in Senato  prevederebbe una novità assoluta rispetto al passato, ossia saranno escluisi i rottamatori di professione o contribuenti non meritevoli.

In particolare tali contribuenti sono coloro i quali hanno già utilizzato le rottamazioni delle cartelle precedenti ma senza chiudere definitivamente il debito fiscale, quindi verosimilmente con il solo fine di bloccare pignoramenti o fermi amministrativi.

Quanto al perimetro degli importi che potranno rientrare nella rottamazione si dovrebbero prevedere degli anticipi per i soli debiti rilevanti.

Ad esempio per i debiti fiscali di importo superiore a 50.000 euro si valuta un anticipo obbligatorio fino al 5% dell’importo.

Il piano rateale dovrebbe inoltre prevedere fino a 10 anni con 120 rate mensili, e possibilità di saltare fino a 8 rate non consecutive prima della perdita del beneficio.

I debiti meno rilevanti dovrebbero essere onorati con una nuova forma di saldo e stralcio: cancellazione automatica per cartelle sotto una certa soglia.

Per tale misura non si hanno però molti dettagli.

Si attende il riavvio dei lavori, in settembre, per ulteriori anticipazioni per la rottamazione quinquies, misura sempre molto popolare tra i contribuenti.